Corsi di degustazione dei vini biologici

Corsi di degustazione dei vini biologici
Marzo 2015 a Roma

sabato 30 dicembre 2006

Incontro sulla tignoletta della vite in Abruzzo

L’Arssa Abruzzo (Agenzia regionale per i servizi di sviluppo agricolo) è impegnata dal 2002 nella verifica dell’applicazione della confusione sessuale contro la tignoletta della vite (Lobesia botrana). L'Agenzia organizza un incontro tecnico per presentare i risultati delle prove divulgative del triennio 2004-2006, relativi all’applicazione di questa tecnica in vari comprensori viticoli dell'Abruzzo, che nella stagione conclusa ha visto porre in confusione circa 330 ettari di vigneto.
L’appuntamento è per giovedì 11 gennaio 2007 alle ore 10,00 presso la sala conferenze “G. Cozzi”, sede ARSSA di Villanova di Cepagatti (Pescara) – via Nazionale, 38 (di fronte uscita Villanova - A/25).

Leggi qui il programma completo.

Per saperne di più sulla tignoletta della vite.


Share/Bookmark

venerdì 29 dicembre 2006

Biodinamica: un corso con Nicolas Joly a Cissone (CN)

Purtroppo con po' di ritardo segnalo un corso di viticoltura biodinamica tenuto da Nicolas Joly che si svolgerà a Cissone, nelle Langhe, il 5 e 6 gennaio prossimi.
Per chi ha la possibilità, credo che l'occasione sia interessante.


Il corso è strutturato in maniera che ogni persona possa seguire liberamente tutti gli incontri oppure, a scelta, gli argomenti che lo interessano maggiormente. E’ rivolto a produttori, hobbisti e consumatori, a tutti coloro che vogliono capire, studiare ed approfondire il senso della vita e dello spirito in relazione al campo agricolo.

Durante il seminario di Nicolas Joli verranno anche degustati i suoi vini nella cena di venerdì 5 gennaio presso il Ristorante dell’Arco a Cissone.

Il corso si svolgerà presso la sede di Agri.Bio a Cissone, un paesino immerso nel verde delle Langhe, con la possibilità di ospitare i partecipanti, di far gustare i prodotti tipici langaroli e di vivere e respirare a pieni polmoni direttamente dal cuore verde della Natura.

Il programma completo del 4° corso con date, argomenti ed orari dei corsi lo trovate sul sito www.agribionotizie.it oppure richiedetelo alla segreteria 0173-748211 in orario di ufficio.


Programma

Seminario del 5 e 6 gennaio 2007
“Viticoltura biodinamica”
Docente Nicolas Joli

La viticoltura rappresenta per l’agricoltura nazionale una risorsa fondamentale. Questo seminario rappresenta un’occasione importante di confronto ed apprendimento con uno dei maggiori viticoltori francesi che da decenni applica con successo il metodo biodinamico e produce vini di altissima qualità noti in tutto il mondo.
Traduzione di Stefano Bellotti di Novi Ligure, viticoltore biodinamico e segretario Agri.Bio.

Nicolas Joli, francese, può essere a pieno titolo considerato uno dei maggiori esperti internazionali di viticoltura biodinamica. L’azienda Coulèe de Serrant rappresenta l’espressione più concreta e diretta del successo dell’applicazione pratica dei principi dell’agricoltura biodinamica in vigna ed in cantina con la produzione di vini di eccezionale qualità e pregi.

Venerdì ore 9,00 – 13,00
I preparati biodinamici ed i loro effetti sul vigneto. Diagnosi della vigna, le malattie

Venerdì ore 15,00 – 19,00
La cura della cantina. Le influenze del sistema solare e zodiacale

Sabato ore 9,00 – 13,00
Questioni pratiche e domande per comprendere bene l’agricoltura biodinamica


Scarica la scheda di adesione


Share/Bookmark

mercoledì 20 dicembre 2006

Cin cin!

A Natale, si sa, le bollicine sono d'obbligo. Secondo i dati Ac Nielsen/Ismea, durante le festività natalizie nelle case degli italiani saranno stappate 20 milioni di spumante dolce, 2,5 milioni di spumante ottenuto con metodo classico (rifermentazione in bottiglia) e un milione di champagne. Tra metà novembre e l'otto gennaio si concentra oltre la metà (55 per cento) dei consumi familiari di spumante, per i quali durante l'anno vengono spesi 200 milioni di euro per l'acquisto di 63 milioni di bottiglie. A prevalere nelle case degli italiani è lo spumante dolce (58 per cento), seguito da quello classico (7 per cento) e per ultimo dallo champagne (3 per cento).

A questo punto sorge spontanea la domanda: e il biologico?

Presto fatto! Ecco alcune proposte di spumanti biologici. Visto che gli italiani preferiscono il dolce, partiamo con l'Asti Spumante Docg “Di Michela” dell'azienda Mario Torelli di Bubbio (AT): da bere rigorosamente per accompagnare una fetta di buon panettone biologico o altri tipici dolci natalizi. Sempre dal Piemonte, proprio da Asti, segnaliamo il Brachetto Piemonte Doc della azienda Rovero, da servire con la frutta e con i dolci.

Per il Prosecco consigliamo i vini della Perlage di Soligo (TV), storica cantina nel panorama del biologico italiano, con Canah, Prosecco di Valdobbiadene Doc, e poi con una rarità: Col di Manza, un Prosecco di Valdobbiadene Doc prodotto con sole uve coltivate con metodo biodinamico. Entrambi sono consigliati come aperitivi.

Dalla Franciacorta, terra d'elezione per lo spumante Docg, da segnalare il Franciacorta Satén della Barone Pizzini, ottenuto da uve Chardonnay dopo un lungo affinamento sui lieviti. Può accompagnare piatti di pesce, crostacei e molluschi.


Share/Bookmark

martedì 19 dicembre 2006

Auguri!

La gara per il miglior augurio/addobbo internet-natalizio tra i siti e blog che si occupano di vini e dintorni è stata vinta, ancora prima di cominciare, da Aristide (o almeno, questo è il mio giudizio).

Così, senza affrontare una competizione peraltro inutile, mi affido ai classici fumetti di Schulz per fare gli auguri a tutti i visitatori del blog!


Share/Bookmark

domenica 17 dicembre 2006

"pachino no limits"

Questo blog si occupa di vino biologico: su questo non ci piove.
È però nella natura stessa di un blog (ammesso che si possa parlare di "natura" di un blog) la possibilità di divagare sul tema, spaziando tra argomenti più o meno attinenti e che abbiano colpito la fantasia del blogger.
Per questo segnalo un articolo di critica gastronomica di Arcimboldo che finalmente dice una scomoda ma necessaria verità sulla moda del "pachino" in cucina.
(scrivo pachino volutamente con la minuscola perchè, tra l'altro, pochi sanno che il vero Pomodoro Pachino ha il riconoscimento della Igp e quindi la denominazione è stata tutelata anche a livello legale).

Cuochi senza storia
…s’incaponiscono, imperterriti, ad usare il pachino in tutte le stagioni, soprattutto quando la terra ed il sole non ce li dona.
Sia che cucinino nei ristoranti o in televisione, tanto nei piatti segnalati dalle guide quanto nelle ricette pubblicate sulle riviste di settore, cuochi più o meno famosi si sono completamente scordati che il pomodoro (e non il pachino) veniva raccolto nella sua massima espressione a fine agosto ...

(continua a leggere su Arcimboldo.info)


Share/Bookmark

venerdì 15 dicembre 2006

Millesime Bio: la fiera professionale del vino biologico

Si svolgerà dal 15 al 17 gennaio 2007 a Narbonne, in Francia, la XIV edizione di Millesime Bio, la fiera internazionale organizzata da Aivb-LR (Associazione interprofessionale del vino biologico della Languedoc-Roussillon).
Millesime Bio è riservata ad operatori professionali e accoglierà circa 200 espositori, provenienti dalla Francia e poi, fondamentalmente, da Italia e Spagna.
Gli organizzatori puntano sulla qualità dell'evento. Per questo hanno limitato il numero di espositori e hanno organizzato tutti gli stand nello stesso modo: un tavolo coperto da una tovaglia bianca, con il vino come unico protagonista.
Tra gli appuntamenti previsti segnaliamo:
l'inaugurazione di lunedì 15 alle ore 17; la conferenza stampa di martedì 16 alle ore 11; la XVIII edizione del premio Signature Bio, sempre martedì 16, alle 12; infine, la sera di martedì 16, la cena dei Vignaioli bio.
Maggiori informazioni su www.millesime-bio.com


Le aziende italiane a Millesime Bio

Nuova Cappelletta di Vignale Monferrato (AL)
Cantine Volpi di Tortona (AL)
La Cantina Pizzolato di Villorba (TV)
Fasoli Gino di Colognola ai Colli (VR)
Tenute Loacker di Bolzano (BZ)
Corte d'Aibo di Monteveglio (BO)
Fattoria degli Orsi di Modena
Majnoni Guicciardini di Vico d'Elsa (FI)
Lavacchio di Pontassieve (FI)
Azienda agricola Casale di Colle Val d'Elsa (SI)
Jasci Donatello di Vasto (CH)
Cefalicchio di Canosa di Puglia (BA)
Casina di Cornia di Castellina in Chianti (SI)
Fratelli Rovero di Asti
Cascina degli Ulivi di Novi Ligure (AL)
Erbaluna di La Morra (CN)
Mario Torelli di Bubbio (AT)
Buondonno di Castellina in Chianti (SI)
Poggio Trevvale di Campagnatico (GR)


Share/Bookmark

mercoledì 13 dicembre 2006

Concorso per i vini bio dell'Emilia Romagna: vince Modena

Tra gli agricoltori modenesi c’è una spiccata predisposizione per le coltivazioni naturali, almeno a giudicare dai riconoscimenti che hanno ottenuto nelle ultime settimane. Il primo concorso per i migliori vini biologici dell’Emilia Romagna, quelli cioè ricavati da uve coltivate senza l’impiego di Ogm, pesticidi, concimi e altre sostanze chimiche di sintesi, è stato infatti vinto da due vini prodotti nel territorio di Modena.

Si tratta di un bianco, che con il punteggio più alto in assoluto si è affermato come il vero re della selezione, ed è il Pignoletto Reno doc, anno 2005, dell'azienda agricola Bonezzi, di San Damaso. Un vino frizzante secco, dal profumo e dal sapore fruttati e dal retrogusto tipicamente amarognolo del pignoletto, che con 1007 punti su 1200 ha sbaragliato gli altri 11 concorrenti, 5 bianchi e 6 rossi, tra i migliori vini bio della regione.

Il primo classificato tra i rossi, invece, è stato il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc, tipo amabile, anche questo della vendemmia 2005. Questo vino frizzante di colore rosso rubino, dal profumo fruttato è prodotto dall’azienda agricola Folicello di Manzolino di Castelfranco Emilia.
I premi del concorso regionale ‘Francesco Aggazzotti 1874’ sono stati conferiti nei giorni scorsi a Carpi dove una giuria di rappresentanti delle due principali organizzazioni italiane di sommelier, Ais e Fisar hanno assaggiato e valutato le diverse selezioni di vini.
La competizione, al suo primo anno di svolgimento, è intitolata al noto agronomo ed enologo modenese che nel 1874 pubblicò un volume sulle oltre cento varietà di vitigni coltivati in quell’epoca nelle sue terre. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione italiana agricoltura biologica (Aiab) Emilia Romagna, e da quella regionale dei produttori bio, Prober.


[fonte Greenplanet/Resto del Carlino]


Share/Bookmark

sabato 9 dicembre 2006

Nel Bicchiere/Rosso Piceno Doc 2005 - Aurora

La rubrica "Nel Bicchiere" segnalerà dei vini biologici che abbiamo bevuto, senza la prestesa di fornire una vera e propria scheda di degustazione, come facciamo in altre occasioni.
Insomma, sono vini che ci sono piaciuti, tutto qui!


Rosso Piceno Doc 2005
Aurora Vini s.s.

Offida (Ascoli Piceno)

Aurora è una delle realtà che fanno onore al vino biologico e fanno ricredere anche i più scettici. In attesa di provare il famoso "Barricadero", che ha avuto tanti importanti riconoscimenti (ultimo, i Tre Bicchieri del Gambero Rosso per il Barricadero 2004), abbiamo bevuto il Rosso Piceno 2005, comprato nel negozio aziendale dei Monaci di Lanuvio (un posto bellissimo nella campagna romana da vedere).
La bella etichetta ci predispone a gustare questo vino generoso e molto gradevole: ci viene da dire che è un vino che fa della semplicità un pregio.

P.S. per chi è scettico e critico sui vini biologici e sulla stessa definizione di "vino biologico", segnaliamo che Aurora segue il disciplinare di vinificazione biologica dell'Amab che per i vini rossi ammette un massimo di 60 mg/Litro di solfiti.

I vini di Aurora si possono acquistare anche nel sito dell'azienda e nella Filiera Corta Picena.

Azienda Agricola Aurora
63035 Offida - AP
Via Ciafone, 98
Tel. +39 0736 810007
Fax +39 0736 810007
enrico@viniaurora.it
www.viniaurora.it


Share/Bookmark

venerdì 8 dicembre 2006

Grazie!

Ecco, avevo tanto aspettato di superare le diecimila visite e quando ho fatto caso al contatore, stavamo già a 10.004.
E' come addormentarsi la notte di Capodanno e svegliarsi a mezzanotte e un quarto!

Comunque: grazie a tutti e ... non perdiamoci di vista!

PS ora mi sa che comincia il difficile...


Share/Bookmark

lunedì 4 dicembre 2006

Buon compleanno!

Oggi il blog del Vino biologico compie un anno.

Abbiamo iniziato il 4 dicembre 2005 così e sono proprio convinto di aver iniziato nel modo migliore.
Se poi abbiamo anche continuato, nel modo migliore, giudicatelo voi.

Oltre 9.500 visite, un centinaio di articoli, tante scoperte interessanti, tanto lavoro da fare.

Grazie a tutti i lettori.


Share/Bookmark

sabato 2 dicembre 2006

Lo dicevo che i pesticidi fanno male!

Qualche giorno fa abbiamo riportato l'allarme per alcuni effetti "indesiderati" dei diserbanti sull'uomo (inteso proprio come sesso maschile).
Ora un altro inquietante rischio tira in ballo tutti i pesticidi, cioè gli antiparassitari usati in agricoltura, di cui i diserbanti sono una categoria.
I pesticidi possono provocare il Parkinson! C'è poco da scherzare, evidentemente. La cosa che colpisce è che l'allarme non viene dalla solita fonte ecologista o dal mondo dell'agricoltura biologica, ma dal Cnr, il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Come dire: ormai la cosa è di dominio pubblico ed il mondo scientifico ne parla apertamente.
Ogni giorno in Italia vengono diagnosticati 30 nuovi casi di Parkinson e complessivamente nel nostro Paese sono 500mila i soggetti affetti da tale patologia. L’età è un fattore di rischio significativo. Ma c’è preoccupazione da parte degli esperti per l’insorgere della malattia in età giovanile: un terzo dei casi si manifesta al di sotto dei 40 anni.
“A favore del ruolo tossico dei pesticidi, possibili responsabili della degenerazione dei neuroni dopaminergici della substantia nigra” spiega Marzia Baldereschi dell’Istituto di neuroscienze (In) del Cnr di Firenze “si sono accumulate molte evidenze scientifiche, al punto che un tribunale francese ha riconosciuto il Parkinson, che ha colpito un agricoltore, come malattia professionale”.
Malattia professionale?
Per sostenere la sua tesi la Baldareschi cita autorevoli studi scientifici, tra cui i dati del Progetto Finalizzato Invecchiamento del Cnr, già pubblicati nel 2003. “Oggi”, conclude Baldereschi, “si è orientati a concludere che l’esposizione ai pesticidi aumenta il rischio di Parkinson e ne promuove l’insorgenza in individui predisposti su base genetica o di altro tipo."

La notizia riguarda l'esposizione professionale, quindi a dosi massicce e ripetute, però è innegabile che anche a noi consumatori queste sostanze non fanno bene, come non fanno bene agli esseri viventi (dai pesci agli uccelli) che entrano in contatto con i pesticidi immessi nell'ambiente. Una conferma indiretta, ricca di saggezza popolare, di questa conclusione scientifica è che, soprattutto agli inizi del biologico, molti agricoltori hanno fatto la scelta di tornare a metodi di coltivazione più naturali proprio per tutelare in primo luogo la propria salute e quella dei loro familiari.
Pensiamo anche a queste cose, quando leggiamo sull'etichetta che quel vino è prodotto con "uve da agricoltura biologica" . E, mentre beviamo, diciamo silenziosamente grazie al contadino (nel senso più nobile del termine) che lo ha prodotto.

Leggi l'articolo originale di Maria Teresa Dimitri su "Almanacco della scienza" del Cnr.


Share/Bookmark