Corsi di degustazione dei vini biologici

Corsi di degustazione dei vini biologici
Marzo 2015 a Roma

giovedì 28 settembre 2006

I vini biologici della Fattoria La Marietta di Scansano (GR)

C'erano anche i vini della Fattoria La Marietta - Vigna Marietta e Campocecco - alla presentazione del libro "Il romanzo del vino" dell'enologo Roberto Cipresso a Roma, all'Hotel Parco dei Principi.
Per la presentazione, infatti, sono stati aperti banchi d'assaggio di tutte le aziende seguite dall'enologo, tra cui c'era anche un'altra azienda biologica, Ca' Orologio di Baone (PD).
La Fattoria La Marietta è una giovane azienda che ha scelto il biologico per il vigneto e la cantina. Ecco una presentazione tratta dal sito dell'azienda.


L'azienda, leale ai precetti dell'agricoltura biologica nella conduzione delle pratiche agronomiche e nella vinificazione prevede attualmente un'estensione della superficie vitata di 3,5 ettari. I suoli, esposti a sud, sono di medio impasto, galestrosi con presenza di quarzi e pietrafocaia.L'altitudine corrisponde a 250 metri s.l.m. e l'orientamento, diretto verso il mare, espone il vigneto, coltivato a Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot, a brezze che in inverno contribuiscono a mitigarne il clima e nella stagione estiva favoriscono la presenza di escursioni termiche che incrementano la complessità aromatica del vino.

Il sistema di allevamento adottato è il cordone speronato unilaterale, con curvatura rivolta a valle e 4/5 speroni a due gemme. La densità d'impianto corrisponde a 5.000 piante ad ettaro con rese unitarie di circa 50 quintali. Ottenute da un suolo severo e attraverso l'applicazione di diradamenti successivi. La vendemmia, rigorosamente manuale, si estende dalla terza decade del mese di settembre alla prima del mese di ottobre.

La vinificazione avviene in serbatoi in acciaio; l'affinamento e la fermentazione malolattica hanno luogo in tonneaux di rovere francese della capacità di 5 ettolitri; l'imbottigliamento, preceduto di circa 50 giorni dall'esecuzione degli assemblaggi, non prevede filtrazione; pertanto, l'eventuale presenza di sedimenti dovrà essere interpretata solo come indice di genuinità.


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martedì 26 settembre 2006

In vino veritas?

Pubblichiamo un articolo della naturopata Susanna Berginc di Trieste, tratto dalla newsletter del suo sito Naturalmente. Ci sono spunti interessanti anche per la produzione ed il consumo di vini biologici.


Certamente in una regione come la nostra (il Friuli Venezia Giulia, ndb), dove il vino ha fatto e fa ancora cultura, non è facile parlarne male. Ma purtroppo il vino è l'alimento che può "vantare" il più alto numero di frodi, e nemmeno il migliore esperto se non lo sa, può dire "questo è un vino genuino" oppure se è fatto col bastone, come si suol dire.
Dal punto di vista legale, le cose non vanno meglio: norme disordinate, incuranti della salvaguardia della qualità del vino, che permettono ai produttori di venderci veramente delle emerite schifezze, dato che in Italia la legge li esenta dall'obbligo di elencare in etichetta ingredienti ed additivi.

Iniziamo dai solfiti, che preservano nel tempo le caratteristiche del vino, proteggendolo dal deterioramento provocato da micororganismi bloccando muffa e batteri. Fin qui tutto bene, ma resta il fatto che gli effetti tossicologici più rilevanti sono: l'inattivazione della vit.B1 (a seguito della sua carenza, opera anche del dilagante abuso di zucchero, abbiamo sintomi quali stanchezza cronica, depressione e rabbia), irritazione dell'apparato digerente, cerchio alla testa (infatti i solfiti sono i responsabili degli effetti sgradevoli dopo il consumo di vino).
Vediamoli nel dettaglio.
  • E 220 Anidride solforosa. Può causare reazioni allergiche, asma, provoca la perdita di calcio e distrugge la B1. E' un irritante del tubo digerente.
  • E 221 Sodio solfito E 222 Bisolfito di sodio - E223 Metabisolfito di sodio - E224 Metabisolfito di potassio
  • Provocano mal di testa e reazione di sensibilità, debolezza, respirazione faticosa, tosse e ansimazione.
  • E 225 Potassio solfito. Vietato in svizzera.
  • E 226 Solfito di calcio - E 227 Bisolfito di calcio. Vietati in Australia.
  • E 228 Potassio solfito acido. Vedi E 220.

NdS: Se una sostanza è vietata in un altro paese, un motivo ci dovrà ben essere.

Nel vino si possono anche aggiungere lieviti, bicarbonato, fosfati, acido tartarico e citrico, acidificazioni e disacidificazioni, enocianina e tannino (essendo astringente, provoca stitichezza in soggetti predisposti), caseina e cabinati, albumine animali, zucchero, azoto, enzima invertasi per trasformare il saccarosio in glucosio e produrre vini artificiali legali. Ma è anche legale (DM 12/3/1968) l'uso di isosolfocianato di etile (essenza di senape) che viene sciolta nella paraffina (che si estrae con solventi dal petrolio), di enzimi pectolitici (DM 8/9/1976) che se non vengono usati correttamente possono formare alcole metilico (metanolo!).
Addirittura si può chiedere l'autorizzazione per la "demetallizzazione" (DM 5/9/1962), e cioè eseguire un lungo trattamento con ferrocianuro di potassio che, se non viene eseguito a regola d'arte può lasciare nel vino residui di ferrocianuri e di acido cianidrico libero e combinato. Dal 1980 (DM 28/11/1980 e succ. modifiche) si può elaborare il mosto con l'aggiunta di resine ioniche, con una tale lista di cautele che sembra stiano parlando di un esplosivo.
In conclusione, gli acronimi D.O.C e D.O.C.G. non indicano la bontà o la genuinità del vino, ma SOLAMENTE la tutela del nome e del marchio associato a quel tipo di vino!

Come fare allora, per bersi in pace un buon bicchiere di vino? Sull'etichetta vanno bene scritte del tipo "Imbottigliato all'origine da..", "Vinificato e imbottigliato da..", "Vino ottenuto da uve prodotte nelle proprie tenute e imbottigliato all'origine dal viticoltore". Invece non va bene la dicitura "Vino prodotto ed imbottigliato in zona d'origine" in quanto significa che il vino è prodotto ed imbottigliato nella stessa zona dell'uva ma la sua qualità e provenienza non può essere accertata. Peggio ancora se c'è solo scritto "Imbottigliato da.".
Anche i più seri produttori possono impiegare diversi additivi chimici; se siete affezionati ad un vino, scrivete al produttore e chiedete informazioni.
Un discorso a parte lo merita il vino biologico pochi altri prodotti con tecniche e in impianti moderni, che viene prodotto da uve trattate solo con fertilizzanti e concimi organici, senza pesticidi (che rimangono nel vino) od altri additivi. Chi soffre di disturbi quali asma, cefalee ricorrenti, stanchezza e non vuole rinunciare al suo bicchier di vino, provi per un periodo un vino biologico per rendersi conto della differenza.

Bibliografia
La chimica in pentola, di Roberto Pinton, Gaia Book
Quattro sberle in padella, di S. Carnazzi e S. Apuzzo, Stampa Alternativa
La nuova dietetica, di Luigi Costacurta, Ed. Medicina Naturale


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sabato 16 settembre 2006

A tavola con i vini biologici / Varese

Iniziamo con questa notizia una rubrica in cui presenteremo, in modo non organico né organizzato, luoghi e occasioni dove si può mangiare accompagnando le pietanze con un buon bicchiere di vino biologico.Ristoranti, agriturismi, circoli, wine bar, enoteche, feste di piazza, sagre paesane: segnaleremo locali e appuntamenti di vario genere in cui c'è un occhio di riguardo per i vini biologici.
Un'avvertenza importante: non si tratta di recensioni, non ci sono voti o forchette, non sempre sono locali sperimentati direttamente, per cui non garantiamo per i posti segnalati; comunque cercheremo, nei limiti del possibile, di evitare "fregature".
I lettori sono invitati a mandarci le loro segnalazioni e commentare (nel bene e nel male) ristoranti e locali citati negli articoli.
Oggi tocca al Circolo Sancho Panza di via De Cristoforis a Varese.
Buon appetito e brindate alla nostra salute!

Riapre i battenti dopo la chiusura estiva il circolo Sancho Panza in via De Cristoforis a Varese. Un programma ricco di eventi musicali e di novità culinarie: dal menù macrobiotico al pacchetto speciale cena più cinema. A pochi mesi dal cambio di gestione, Meme Battaggi, nuovo direttore artistico del locale, vuole rilanciare l'immagine del bar.

Quali sono le novità per il prossimo anno al Sancho Panza?
Intanto credo sia importante chiarire che Sancho Panza è una cooperativa sociale che esiste grazie al lavoro di tanti volontari e permette di far lavorare alcuni inserimenti lavorativi. Lo dico perché dopo i gloriosi tempi della cooperativa Novecento ci sono state, negli ultimi due anni diverse gestioni fallimentari che hanno dato cattiva fama a questo posto. Il Sancho Panza è un circolo: un luogo dove bersi un buon bicchiere di vino di produzione critica e biologica, vedere una mostra di foto, gustarsi un bel concerto a ingresso gratuito e mangiare bene a buon prezzo.

E il vino critico che cos'è?
La definizione vino critico deriva da quello che era il circuito Critical Wine. Un progetto fondato da Luigi Veronelli che si prefigge come obiettivo primario quello di mettere in stretto rapporto il produttore col consumatore, in modo da creare una filiera corta che elimina qualsiasi tramite di distribuzione. Abbiamo vini biologici che vengono dalla cooperativa Valli Unite dei Colli tortonesi, da Cebrelli dell'Oltrepo pavese e un Prosecco buonissimo di Spagnol della Valdobbiadene.

Quando si può venire al Sancho Panza, quando siete aperti?
Quest'anno apriamo la trattoria a mezzogiorno dal lunedì al venerdì con menù fisso a 10 euro. La sera è aperto invece dal giovedì alla domenica dalle 19.00 alle 1.00. La novità è che apriamo il bar grazie al lavoro volontario dei soci anche il martedì e il mercoledì dalle 20.00 alle 24.00.

(fonte: www.varesenews.it)

Per leggere l'articolo intero su VareseNews

Circolo Sancho Panza di via De Cristoforis, 5 - Varese
Tel. 0332-235458


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venerdì 15 settembre 2006

Anche i vini biologici nella "filiera corta" di Ascoli Piceno

Si chiama Filiera Corta il progetto che l'Assessorato alle Attività Produttive della Provincia di Ascoli Piceno, in collaborazione con l'AIAB, ha realizzato con un gruppo di produttori biologici della provincia. L'idea è quella di riunire in un paniere i prodotti biologici del territorio in modo che i consumatori possano acquistarli direttamente dai produttori. Come funziona Filiera Corta? Sul sito www.filieracorta.org si trova innanzitutto un listino prezzi dettagliato, con la provenienza dei singoli prodotti; fatte le proprie scelte, si ordina per email all’indirizzo filieracorta@provincia.ap.it o per fax al numero 0736-277338.
Nel sito vengono pubblicate le scadenze per le ordinazioni: ad esempio, ordinando entro le 13 di martedì 12 settembre si potevano ritirare i prodotti presso l'azienda Azienda AgriBiologica Malavolta di Marina di Massignano (AP), a partire da venerdì 15 dopo le 16.
A disposizione c'è anche uno sportello con tanto di Numero Verde: Sportello filieracorta; dal lunedì al venerdì, ore 9.30-13.30; mercoledì anche 15-17, Numero Verde 800 340 303.

Nel listino c'è anche una piccola ma interessante scelta di vini bio delle aziende: Aurora di Offida; Fiorano di Cossignano; San Filippo di Offida; Cartofaro di Ascoli.
Di seguito trovate la scelta dei vini attualmente a disposizione:


TIPOLOGIA PRODOTTO BIOLOGICO

Formato

confezione

Prezzo a

confezione

AZIENDA

ROSSO Piceno 2005

6 bottiglie da 750 cl

25,20

Az. AURORA
(Offida)

ROSSO Piceno Superiore anno 2004

6 bottiglie da 750 cl

39,00

Az. AURORA
(Offida)

ROSSO Marche IGT 2005

Dama da 3 litri

4,50


Az. Agr. San Filippo

(Offida)

ROSSO Marche IGT 2005

Dama da 5 litri

7,50

Az. Agr. San Filippo

(Offida)

IGT Marche ROSSO "Fiorano" 2005

750 cl

4,80

Az. FIORANO
(Cossignano)

Rosso Piceno Superiore DOC “Terre di Giobbe” anno 2004

750 cl

6,60

Az. FIORANO
(Cossignano)

BIANCO Marche IGT 2005

Dama da 3 litri

4,50


Az. Agr. San Filippo

(Offida)

BIANCO Marche IGT 2005

Dama da 5 litri

7,50

Az. Agr. San Filippo

(Offida)

IGT Marche SANGIOVESE

750 cl

3,50

Az. Cartofaro
(Ascoli Piceno)

IGT Marche TREBBIANO

750 cl

3,50

Az. Cartofaro
(Ascoli Piceno)

FALERIO anno 2005

6 bottiglie da 750 cl

21,00

Az. AURORA
(Offida)


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lunedì 11 settembre 2006

Vendemmia: il sole di settembre fa ben sperare

Vendemmia: tempo di previsioni. Pubblichiamo alcune prime stime della Coldiretti. Nelle prossime settimane faremo conoscere l'opinione di alcune aziende che producono uve biologiche.

Il sole che riscalda tutta la penisola non è solo una buona notizia per gli ultimi turisti dell’estate ma entusiasma anche produttori ed appassionati di vino che vedono realizzarsi condizioni climatiche eccezionalmente favorevoli alla vendemmia che si prospetta contenuta nelle quantità e ottima nelle qualità, grazie ad un mese di settembre con giornate ricche di sole, scarse di pioggia e con buone escursioni termiche notturne.
Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che le previsioni sono per una produzione contenuta a circa 52 milioni di ettolitri, sui livelli dello scorso anno (+2 per cento), l’andamento meteorico di questi giorni imprime una decisa svolta positiva nei giudizi con la concreta possibilità che si realizzi una produzione di eccellenza da ricordare nel tempo, se non si verificheranno cambiamenti improvvisi.
Si prevede dunque una qualità a “cinque stelle” per la vendemmia in corso dopo che i capricci del tempo dell’inizio dell’estate avevano creato incertezza tra i filari che solo il sole di settembre è riuscito a fugare. Una previsione positiva sia per i vini bianchi che si presentano con elevato grado di freschezza e con un buon quadro aromatico, ma specialmente per i rossi ai quali la svolta climatica conferisce struttura, tipicità ed equilibrio.
La settimana che si apre è quella dove si concentrano maggiormente le operazioni di raccolta delle uve per una vendemmia che è iniziata a metà agosto con le varietà più precoci (Chardonnay, Pinot, Sauvignon) e si conclude entro ottobre. Una produzione per la quale è confermato un equilibrio tra vini rossi o rosati e bianchi, con una leggera prevalenza dei primi. realizzata per quasi i due terzi in Veneto, Puglia, Emilia Romagna e Sicilia e che per ben il 60 per cento potrà essere commercializzata sotto una delle 453 denominazioni di origine (Docg, Doc e Igt) riconosciute. Un patrimonio unico di qualità che ha permesso all’Italia di diventare il primo esportatore mondiale di vino con circa un quarto del fatturato globale. Le previsioni di produzione sono un risultato incoraggiante per dare continuità al successo del vino Made in Italy nel mondo dove si è registrata una crescita record del 7 per cento nel valore delle esportazioni con un boom negli Stati Uniti (+9%) che diventano il primo mercato di sbocco per le produzioni nazionali ma anche un successo rilevante in un mercato emergente significativo come la Cina dove gli importi sono più che raddoppiati (+115%), sulla base dell’analisi della Coldiretti su dati Istat relativi al commercio estero nei primi cinque mesi del 2006.

Fonte: www.coldiretti.it


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martedì 5 settembre 2006

Sana: da giovedì 7 a Bologna tanti vini biologici in mostra

Parte giovedì 7 settembre il SANA di Bologna, il XVIII salone internazionale del Naturale - Alimentazione, Salute, Ambiente - in programma fino a domenica 10 settembre 2006.
Questi i numeri della manifestazione fieristica di riferimento a livello commerciale, mediatico, culturale per il mondo del biologico e dei consumi eco-compatibili: 14 Padiglioni, 85mila mq di superficie espositiva, 1.500 espositori, di cui 400 esteri provenienti da 49 Paesi di tutto il mondo, 101 convegni e 11 mostre-evento, 70mila i visitatori attesi.
Quest'anno c'è una novità per quanto riguarda i vini biologici. Si chiama “PER BACCO…è BIO!” ed è l'apposita area dedicata a questo settore.
Dopo il successo dello scorso anno, SANA 2006 ripropone infatti un’area espositiva riservata ai vini da agricoltura biologica, che si troverà all’interno del padiglione 29, uno dei sette dedicati all’alimentazione biologica.
L'area “PER BACCO…è BIO!” ospiterà i produttori di vino bio e i sommelier professionisti dell’Ais - Associazione Italiana Sommelier - che guideranno i visitatori di SANA nella degustazione dei vini esposti.
Ogni azienda partecipante può promuovere al massimo 4 vini; inoltre ci sarà la possibilità di organizzare incontri e workshop sulle tematiche inerenti al mercato dei vini biologici.

Molte le aziende produttrici di vini biologici presenti in fiera. Ne segnaliamo solo alcune, rimandando i più curiosi al catalogo on line degli espositori.
Citiamo le aziende, scusandoci fin d'ora con gli esclusi:

  • Azienda agricola del Sole - Corchiano (VT)
  • Cantina Pizzolato - Villorba (TV)
  • Mont'Albano - Pozzuolo del Friuli (UD)
  • Az. agricola Bortolotti Maria - Zola Predosa (BO)
  • Az. agricola Moretti Omero - Giano dell'Umbria (PG)
  • Clerico Francesco - Monteforte d'Alba (CN)
  • Con.Pro.Bio. Lucano - Matera
  • Due Antichi Casali - Pavona (RM)
  • Fattoria degli Orsi - Baggiovara (MO)
  • Valli Unite - Costa Vescovato (AL)
  • S'atra Sardigna - Cagliari
  • Marco Quinci - Castelberardenga (SI)
  • Labbate - Ugento (LE)
  • Gef - Taburni Domus - Torrecuso (BN)
Dall'Argentina, infine, una curiosità: la marmellata di vino biologico (Malbec e Cabernet Sauvignon), proposta dall'azienda Confituras Organicas di Mar del Plata.


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